Descrizione
Da quasi un anno, Edward Lannore e Ambrosine Lira sono separati, ma il Kosmos non è rimasto fermo ad aspettare che le cicatrici lasciate dalla loro unione si rimarginassero. L’Incarnazione Stellare di Vega è stata punita in modo esemplare, la reputazione della famiglia macchiata, forse per sempre. Ambrosine è rimasta sola, senza l’uomo che aveva giurato di proteggerla e senza il calore della sua stella. Alle sue spalle, amici e nemici complottano contro di lei, per usarla per il proprio tornaconto. Il Signore dei Buchi Neri è invece sparito, trasformandosi in una minaccia silenziosa che terrorizza le famiglie stellari. La Compagnia di Astrea e i Pilastri della Creazione sono sulle sue tracce, ma ad essersi perso è anche lui, costretto a seguire una via che sembra non appartenergli: quella dell’Era dei Buchi Neri. Il suo potere è cresciuto, il controllo sulle sue creazioni è diventato più solido e affidabile, ma fame e dubbi lo divorano.
Le stelle brillano ancora, ma forze diverse minacciano la loro luce. Anche quella di Vega. Qualcosa si muove dentro e fuori il Sistema Solare. Qualcosa di pericoloso, di sconosciuto. Il risveglio di timori passati e di una nuova grande guerra nel Kosmos ha portato alla formazione di insolite e meschine alleanze.
Nella vastità del Sistema Solare, luci e ombre si confondono, bene e male perdono di significato. Schiacciati da rimorsi, paure e responsabilità, Edward e Ambrosine devono di nuovo trovare il loro posto nell’Universo. C’è da capire soltanto se il posto sarà lo stesso.
Riccardo –
Libro stupendo dall’inizio fino alla fine che mescola ancor più intrighi planetari a relazioni sentimentali: i protagonisti Edward ed Ambrosine sono maturati così come la penna di Chiara Saccuta: un acquisto che mi ha lasciato molto soddisfatto e desideroso di continuare nella lettura di un prossimo volume.
Riccardo Gabriele
Giulia (proprietario verificato) –
Da dove posso cominciare?
Dopo aver finito questo libro mi sono sentita sconvolta, colpita, meravigliata e… adesso provo un senso di vuoto. Sì, perché già mi mancano tutti i personaggi, dai due complessi protagonisti fino al personaggio più secondario, perché tutti in questo libro hanno un ruolo e una storia. Ed è questo che mi fa amare ancora di più questo libro.
Post Fata resurgo è il seguito perfetto di Per aspera ad astra. Tutti gli elementi principali restano, ma qui sono quadruplicati: intrighi, rivelazioni, fazioni.
Mi sono ritrovata di nuovo nel mio amato spazio, il Kosmos, che mi è mancato per un anno (e adesso come farò ad aspettarne un altro per leggere il terzo?).
PFR è un libro che parla di scelte e delle loro conseguenze. Mette in discussione tutto, persino la fiducia tra i personaggi stessi, al punto da farti chiedere: “ma di chi ci si può fidare?”.
In questo secondo volume la scrittura di Chiara è maturata tantissimo. È riuscita a descrivere delle scene di battaglia meravigliose, al punto che sono riuscita a immaginarle come se fossero state un film.
Il worldbuilding è sempre affascinante: anche qui mi sono ritrovata a viaggiare nello spazio, sebbene il contesto sia stato molto ma molto più pericoloso del primo volume.
Sono rimasta colpita dal percorso di crescita dei protagonisti.
Ambrosine la vediamo molto più riflessiva, meno impulsiva, al punto che è forse l’unico personaggio a porsi davvero delle domande (insieme al dolcissimo Arisu). Il suo percorso è ancora lungo e prima o poi dovrà imparare anche a contare sull’aiuto degli altri.
Edward mi ha sorpresa in mille modi in questo libro. PFR parla proprio di lui, è un libro ricco di eventi (e traumi—), e ti cattura come un buco nero. Edward ha un percorso di inesorabile discesa, fino a un punto di non ritorno. E, quel che è peggio, è che vediamo questa discesa pagina dopo pagina senza che nessuno possa far nulla. Edward è sempre stato preso in giro da tutti ma adesso è il Padrone dei Buchi Neri. Dovrebbe incutere timore, eppure ricerca ancora il dialogo. Un dialogo che, però, non si può avere con il Kosmos, in uno spazio governato dal proprio tornaconto personale. Edward va letteralmente a sbattere contro questa verità, fino a rimanerne scottato.
Ho amato molti dei personaggi secondari, per un motivo o per un altro. Ivan con tutti i suoi segreti. Inari con la sua risolutezza. Arisu con la sua dolcezza e la sua intelligenza. Ambrosine con la sua vulnerabilità. Edward con i suoi tormenti. Raijin con la sua forza e la fiducia che ripone negli altri. Shawn e Leda, che hanno ancora tanto da dare. Anche Natalia, nella sua follia.
Ma il personaggio che mi ha dato qualcosa, più di tutti, è proprio Ambrosine.
“«Ambrosine, perché menti?»
«Perché è l’unico modo che ho per farmi coraggio: fingere di non avere paura.»”
La saga di “Per aspera ad astra” mi è rimasta nel cuore non solo per il worldbuilding (sono astrofila e amo l’arte), non solo per i suoi personaggi complessi e sfaccettati, ma soprattutto per i messaggi che, implicitamente, riesce a darmi.
Mi ricorda di credere sempre in me stessa, proprio come fa Ambrosine.
Insegna che non conta quello che gli altri dicono di te: sei tu a decidere come essere, proprio come Edward (o, almeno, l’Edward di PAAA).
Parla di vulnerabilità, di scelte, di conseguenze, di famiglia, del confine sottile tra bene e male.
Parla di ideali e fino a dove siamo disposti a spingerci per essi, a cosa siamo disposti a rinunciare.
E, in tutto questo, c’è la storia d’amore che non prende mai il sopravvento sulla trama. Ambrosine e Edward provano un’attrazione molto forte che viene amplificata dai loro poteri che si attraggono come calamite e si respingono pur di non farsi del male. Qui, però, c’è un bisogno d’amore che porta entrambi a superare tutto, persino i propri ideali, pur di restare insieme, pur di non rimanere più da soli.
Amo tanto questa storia. Non è perfetta, come nessun libro potrebbe mai esserlo, ma è meravigliosa per tutto quello che vuole raccontare.
Adesso devo capire come riprendermi da questo finale super cliffhanger. Non so come riuscirò ad aspettare il terzo volume.
Tutto quello che so è che continuerò a disegnare fanart: ci sono tante scene in PFR che meriterebbero un disegno!
Chiara, sei una stella luminosa nel cielo, proprio come tu mi hai scritto nei ringraziamenti. Non dimenticarlo mai e abbi sempre fiducia nella tua saga: è destinata a brillare, proprio come Vega.
Francesca Santagati –
Allora, allora io chiedo a gran voce subito il seguito! Troppo bello. Ho trovato sinceramente il libro superiore rispetto al primo. Io ho amato TUTTO e poi il FINALE. Grazie Chiara per creare dipendenza ahaahah
Elisa Gastoldi (proprietario verificato) –
Post fata resurgo riesce in un’impresa che a buona parte delle saghe risulta impossibile: con il secondo volume fa meglio del primo.
Se Per aspera ad astra aveva gettato le basi per una storia dal potenziale estremamente interessante e d’impatto, sia per trama che per personaggi, PFR trascina il lettore in un vortice di scelte, decisioni da prendere, lotte di potere, colpe e accuse che si rincorrono, legami che si spezzano e si consolidano, alleanze e contrasti portati al limite, ma senza mai eccedere a sfavore di credibilità e coerenza, senza mai nemmeno rischiare di rompere il patto col lettore.
Questa saga, e in particolare PFR, parla di così tante cose (e lo fa in maniera puntuale e profonda, senza divenire un calderone in cui ribolle di tutto): fiducia, prendersi le proprie responsabilità, affrontare le colpe dei genitori quando ricadono sui figli, accettarsi e accettare gli errori di chi amiamo, bisogno di appartenenza e di identità (in moltissime accezioni diverse), strenua volontà di proteggere chi amiamo (nelle sue conseguenze positive, ma anche e soprattutto quelle negative, fino all’essere accecati dal desiderio di vendetta), la relatività di ciò che è giusto o sbagliato…
C’è l’amore, certo, in mille sfaccettature diverse, e centrale è quello assoluto e per questo altrettanto disperato che condividono Edward e Ambrosine: non è solo “I let the world burn for you”, non è solo “tu mi appartieni”, è anche lotta interiore per trovare il proprio posto nel mondo, sperando strenuamente che quest’ultimo sia al fianco dell’altro, è scegliersi a prescindere dalle profonde divergenze di visione, mentre si cerca un modo per salvare l’altro, sempre… è non rinunciare a se stessi per l’altro, ma anche essere costretti a farlo, quando ci si sente spalle al muro, perché sì: siamo umani, e vogliamo fare la cosa giusta, vogliamo meritarci chi abbiamo accanto, ma la vera sfida è quando il resto del mondo (in questo caso del Kosmos) ti mette spalle al muro, e tu devi decidere chi vuoi essere per continuare a proteggere chi ami o per portare avanti i tuoi ideali.
Potrei stare qui a parlarvi di quanto sia stratosferico il mondo narrativo che ha creato l’autrice (e lo dico da lettrice che non stravede per le space opera), di quanto la trama e gli intrighi che la intessono siano coinvolgenti, mai banali, talvolta impensabili (io davvero non so più chi ha ragione o torto, sempre che questi siano concetti ancora validi, d’altronde non ci si fida più di nessuno)… Ma dal mio punto di vista continuano a essere i personaggi la forza trainante di questa storia, e la loro umanità, che emerge tremendamente bene grazie alla caratterizzazione minuziosa di ciascuno (non solo dei due Pov narranti di Edward e Ambrosine, ma di tutti, cosa affatto scontata!). L’arco di trasformazione dei due protagonisti è così vivido e credibile, così disperatamente inevitabile per certi versi, che è come se lo avessi vissuto sulla mia pelle.
Lo stile dell’autrice (già buono in PAAA) è migliorato tantissimo in questo secondo volume, la cui lettura scorre che è un piacere, con una notevole chiarezza descrittiva nelle scene d’azione (che non sono poche) e una attenzione al fraseggio interiore dei personaggi azzeccatissima (era una delle cose che qua e là mi erano mancate in PAAA, ma in PFR la piccola lacuna è stata totalmente colmata!). Praticamente zero infodump: il mondo narrativo arriva con le giuste pennellate, trainato dalla narrazione, favorendo l’immersione nella storia, senza sacrificare nulla del flusso informativo.
Sono certa che Chiara saprà fare ancora meglio nel terzo volume della saga, che a questo punto attendo con la frenesia di una supergigante pronta a esplodere!
Lucrezia Evandri (proprietario verificato) –
Questa è la prima volta che scrivo una recensione, e proverò ad essere sintetica e discorsiva nello stesso tempo perché questo libro mi ha lasciato senza parole!
“Post Fata Resurgo” il secondo volume della saga di Per Aspera ad Astra ha superato le mie aspettative e ha avuto un grande salto di qualità, ma riprendiamo da dove eravamo rimasti.
Dopo essere tornati nel Kosmos, scopriamo che è trascorso esattamente un anno da quando Edward ha scelto di lasciare Ambrosine e i suoi amici per proteggerli dal proprio potere, recandosi dai Saturnali per imparare a dominarlo. Tuttavia, la scelta di Edward ha lasciato profonde cicatrici. Dopo la punizione inflittale dai Pilastri della Creazione, Ambrosine non è più la ragazza sicura di sé di un tempo. In questo libro appare più cupa, insicura e vulnerabile, priva dell’uomo che ama e del calore e potere della sua amata stella, Vega. Ora, si ritrova completamente sola.
Nel frattempo, Edward si nasconde tra le lune di Saturno, ma è tormentato, incapace di trovare pace per ciò che ha fatto alla donna amata: ha rischiato di ucciderla, nonostante le avesse giurato protezione eterna. Il suo cuore è un tumulto di rimpianti, dolore e rabbia, emozioni oscure che avvolgono il suo potere e minacciano di farlo precipitare fuori controllo. Nonostante le loro ferite siano ancora aperte e sanguinanti, si troveranno ad affrontare una realtà ancor più oscura e inquietante. Nemici e amici stringono alleanze e tramano contro di loro, considerandoli sovversivi. Ma soprattutto, si scoprirà che il Kosmos è molto più corrotto di quanto sembri, intriso di intrighi, bugie e segreti che attendono solo di essere svelati.
PFR è stato un viaggio adrenalinico che non ti concede un attimo di respiro, poiché ogni capitolo si legge con voracità, trascinandoti sempre più in una trama avvincente. Il secondo libro rivela che buoni e cattivi, giusto e sbagliato, sono concetti sfumati; Esploriamo come le decisioni dei personaggi possano influenzare profondamente il corso della loro storia, portando a conseguenze impreviste. Inoltre, viene evidenziato quanto sia fragile e instabile la fiducia, tra tutti i nostri personaggi, portandoti a chiederti: “Di chi posso realmente fidarmi ?.”
Una cosa che mi è piaciuta del secondo libro è l’intreccio tra passato e presente. Osserviamo come le scelte della vecchia generazione abbiano ancora un impatto sul pensiero dei personaggi, rivelando il marcio che pervade le diverse famiglie. Queste sarebbero disposte a tutto pur di mantenere la loro reputazione, e molte verità vengono taciute, come se temessero che parlarne significherebbe confrontarsi con una realtà ben più complessa di quanto appaia.
Il libro ti fa affezionare a tutti i personaggi, siano essi principali o secondari. Ti trascinano nelle loro scelte, coinvolgendoti profondamente nelle loro storie. Come lettore o lettrice, non puoi fare a meno di rimanere affascinato dalle loro esperienze e dilemmi. Inoltre, i nostri protagonisti hanno subito un’evoluzione straordinaria. Ambrosine, che in passato era una ragazza impavida, controllata e sicura di sé, ora si mostra più incline a lasciarsi andare alle proprie emozioni e risulta più vulnerabile. Tuttavia, questa vulnerabilità è accompagnata da una maggiore riflessione, la vediamo che si pone delle domande sul passato del kosmos e vuole sapere se esiste un’altra via per salvarlo evitando “L’Era dei Buchi Neri”, e , nel corso della storia si rende anche conto che non si sente più della famiglia Lira anzi capisce di essere solo una merce di scambio quando i suoi zii hanno fatto una cosa a sua insaputa solo per ripulire il nome della famiglia che lei stessa ha macchiato solo perché è “La moglie del Signore dei Buchi Neri”, senza ricevere il calore di cui ha bisogno, nonostante la presenza di Ivan e Lelianna accanto a lei, anche se mi ha fatto un po’ arrabbiare il fatto che anche Lelianna non le avesse detto niente e che le ha detto che è suo dovere fare ciò che giusto per il nome della “famiglia” non chiedendole cosa veramente vuole sua cugina. Per quanto riguarda Edward la sua evoluzione è stata straordinaria, da ragazzo smarrito e perso, lo vediamo più sicuro, ha abbracciato la causa dei Nox credendo effettivamente che “l’Era dei Buchi Neri” possa salvare tutti. Egli cerca la strada della diplomazia, desiderando essere visto non come un mostro o un terrorista, ma mantenendo la fiducia nella possibilità di una risoluzione pacifica fino alla fine. Tuttavia, ogni sua speranza gli viene negata ancor prima di poter essere ascoltato, poiché nel Kosmos è considerato un mostro e deriso da tutti. La loro crudeltà lo spinge lungo un sentiero in continua discesa, fino a raggiungere un punto di non ritorno. Questa situazione lo costringerà a prendere una decisione devastante, le cui conseguenze si ripercuoteranno in modo irreparabile nel futuro.
Come ho già sottolineato in precedenza, PFR esplora come le scelte possano condurre a conseguenze specifiche, poiché non esistono categorie nette di bene o male.
Lo stile e la scrittura dell’autrice è scorrevole e coinvolgente, inoltre la storia romantica non va a interferire con la trama principale e il Worldbuilding è ben intrecciato ed equilibrato, Le scene d’azione sono descritte in modo dettagliato, e ogni personaggio ha la propria storia e il proprio punto di vista. Ognuno di loro è fondamentale per la trama e permette di comprendere i loro pensieri e le motivazioni che li spingono a compiere determinate scelte. Un libro che ne consiglio la lettura!
Lucia Lista –
Post Fata Resurgo, il secondo volume della saga space opera di Per Aspera Ad Astra, è atterrato su questo pianeta il mese scorso e da allora non ha smesso di mietere vittime (in più di un senso). A rimanere incantata dalla penna di Chiara Saccuta ci sono finita anche io e mai come mi capitava da anni ho centellinato capitolo dopo capitolo questo volume, che di pagine sicuramente non è carente. Volevo a tutti i costi rimanere in questo universo il più a lungo possibile e continuare a condividere gioie (poche) e dolori (molti) del cast di protagonisti, che rispetto al primo libro si è allargato parecchio. Nelle settimane a seguire mi sono interrogata sul perché questo libro romance avesse fatto breccia nel mio cuore oscuro ed esigente e quanto segue è quello che c’ho capito.
🚀 Il salto di qualità
Sentirete dire che questo libro non soffre della sindrome del secondo volume: mi troverete d’accordo. Ogni capitolo è ricco di avvenimenti e non c’è tempo né per il lettore né per i personaggi di tergiversare: su ogni navicella si nasconde una nuova minaccia e dietro ogni pianeta o costellazione una nuova figura di cui non potersi fidare. A rendere entusiasmante questa narrazione c’è la scrittura dell’autrice, notevolmente migliorata rispetto al primo volume: lo stile è più maturo e rimane meno sulla superficie. Man mano che i personaggi crescono abbiamo la possibilità di scavare più in profondità nella loro psiche grazie a numerosi espedienti narrativi messi sapientemente sulla pagina. E la ciliegina sulla torta? Come sono state gestite le scene d’azione: dettagliate, chiare, capaci di tenere in campo un numero di personaggi considerevole e di mantenere credibili e ben caratterizzati i vari stili di combattimento. Non vedo l’ora di avere tra le mani il terzo volume per godermene ancora!
🪐 Le scelte
Le scelte sono un tema trainante di questo secondo capitolo: all’inizio di PFR vediamo come i protagonisti devono convivere con le conseguenze del risvolto di trama del finale di PAAA. Ognuno di loro è chiamato a compiere delle scelte, a decidere da quale parte schierarsi e con chi stringere nuove o vecchie alleanze. Ma per scoprire cosa faranno vi mando alla lettura. Le scelte di cui voglio parlare non sono infatti quelle di Edward e Ambrosine, ma dell’autrice. Ciò che pone PFR su un altro livello è il coraggio che la scrittrice ha avuto di prendere determinate decisioni: nel Kosmos non esistono sconti per nessuno (bambini o anziani che siano) e la violenza può diventare insidiosa anche per i più puri di cuore. I cosiddetti personaggi grigi cominciano a tendere al nero, abbandonandosi a un potere che li costringe a divorare chi impugna le proprie armi contro di loro. Il conflitto al cui centro si trovano i nostri eroi non poteva che nascere da queste consapevolezze per essere coerente. Ed è questa coerenza che distacca PFR da molti altri libri che mettono in scena guerre e conflitti di larga scala.
❤🔥 La svolta
Questo libro ha segnato una svolta nella mia carriera di lettrice ed è andato a colmare un vuoto che fino ad adesso nessun fantasy romance era stato capace di occupare. Da questo momento in poi questa saga, e in particolare Post Fata Resurgo, saranno la base da cui partirò per determinare se un fantasy romance ha le carte in regola per essere un buon rappresentate della categoria. La bravura con cui l’autrice è stata capace di scrivere una storia ricca di profondità introspettiva e di livellarla con gli aspetti più dinamici di questo romanzo (la storia d’amore, il worldbuilding originale, l’azione, gli intrighi, le varie famiglie, i misteri ancora da svelare) deve essere di ispirazione per le altre penne, sia italiane che internazionali, che vogliono scrivere questo genere. Con la pubblicazione di questo volume il nostro universo letterario del fantastico ha visto nascere una nuova stella ed è giusto che anche lei venga riconosciuta e ammirata come merita.
Manuela Sanfilippo –
Con post fata resurgo chiara è riuscita a fare qualcosa che spesso, per gli autori di saghe fantasy, è difficile da realizzare, ossia scrivere un secondo libro che non dia la sensazione di essere “di passaggio”. Post Fata Resurgo è un libro che tiene incollati alle pagine, con colpi di scena geniali e collocati al punto giusto. Niente in questo libro è scontato, nemmeno i personaggi, anzi, sono proprio loro la cosa più imprevedibile, non possiamo fidarci nemmeno di chi pensiamo di conoscere! A proposito di personaggi, un altro punto a favore per chiara è la sua capacità di introdurre un gran numero di personaggi (molti di più rispetto al primo libro) dando a ognuno di loro una caratterizzazione diversa e un proprio scopo nella storia. Altra cosa molto da apprezzare sono le dinamiche sociali e politiche del Kosmos, ogni faida, ogni alleanza e ogni rancore sono mossi da motivazioni ben precise e profonde, insomma, non si parla di piccoli screzi fra borghesi… Il suo modo di intrecciare tutte le storie fra loro è a dir poco fantastico.
Il fatto che sia un fantasy romance, ancora una volta, non fa si che la storia giri intorno alla relazione complicata di Ambrosine ed Edward, anzi, anche la loro stessa storia d’amore è intersecata agli eventi narrati, i quali non passano in secondo piano a causa della componente romantica. Questa è la definizione di fantasy romance scritto bene: una storia in cui la relazione principale è molto importante e presente ma dove il resto della trama non è un semplice cornice per i due protagonisti, ma un intreccio ben proporzionato.
Chiara, come la prima volta, ha scritto un libro intrattenente ed efficace, anzi, mi permetto di dire che, nonostante per Aspera ad Astra fosse già scritto benissimo, Post Fata Resurgo mostra una maturità di scrittura a che maggiore che ti fa sentire di stare all’interno della storia e ti fa amare, odiare e preoccupare per i personaggi e chissà, anche per il destino del Kosmos stesso…
Concludo facendo i miei commenti a Chiara, anche perché grazie i suoi finali da panico non vedo già l’ora di leggere il terzo!
Sabrina –
“Per Aspera ad Astra” e “Post Fata Resurgo” ci portano nel Kosmos con una saga che mette insieme tantissimi elementi tra i miei preferiti: fantasy, space romance e un pizzico di fantascienza e avventura che non fanno mai male!
Il primo volume si era chiuso con un colpo di scena pazzesco e adrenalinico che mi aveva lasciata con il cuore a mille (e non lo dico giusto per!).
Per tutto l’anno ho aspettato di avere notizie sul seguito, che alla fine è arrivato!
Ci tengo a ringraziare ancora una volta Lumien per aver riposto fiducia in me per questa collaborazione, sono davvero grata di aver avuto ancora una volta la possibilità di viaggiare per il Kosmos.
A concludere questo libro ci ho messo un bel po’ di tempo per due motivi: l’università (ormai il solito) e le emozioni che questa lettura ha sprigionato in me.
Non sono per nulla brava ad aprirmi e a mettere a nudo le emozioni, è una cosa che proprio non mi riesce bene. Ma mai come durante questa lettura mi sono sentita capita e allo stesso tempo ferita, la penna dell’autrice ha saputo proprio toccare i punti giusti.
Il dolore di Ambrosine, che per tutta la prima parte del libro è sofferente perché privata del suo potere e del contatto con la sua stella, mi è sembrato incredibilmente reale e a tratti molto “difficile” da affrontare (ovviamente per motivi puramente personali).
Il modo in cui l’autrice mi ha fatta ritrovare in questa storia è stato davvero incredibile, ci sono alcune cose che, come Ambrosine, abbiamo vissuto e magari non vogliamo ricordare. Però loro sono sempre lì, pronte a bussare alla nostra porta (soprattutto quando meno ce lo aspettiamo e meno ne abbiamo bisogno).
Superando la prima parte di questo libro, si passa alla vera azione.
Nel primo volume avevo amato tutto, e anche qui Chiara non è assolutamente stata da meno. Ho persino riscontrato dei cambiamenti e miglioramenti che nel giro di un annetto non mi sarei mai aspettata!
Insomma, qui già si partiva da una base ottima e non credevo che tutto sarebbe stato così perfetto!
Di solito si dice che i secondi volumi delle saghe sono sempre un po’ in sottotono, ma questa volta per fortuna non è stato così.
Ho adorato il modo in cui la narrazione si è svolta: le varie situazioni già in tavola si sono complicate ancora di più (e io adoro quando succede!!) e ne sono state aggiunte nuove alquanto interessanti.
La trama è composta da porte che si aprono e chiudono, da situazioni risolte e altre rimaste in sospeso e che potrebbero esplodere da un attimo all’altro.
Anche questa volta non sono stata delusa, ogni virgola era nel posto giusto e credo che questa storia non potesse essere migliore.
Mi sono piaciute moltissimo le faide familiari (sempre più profonde e complicate, sono decisamente nella mia confort zone) e del modo in cui la trama prende una piega super politica e tattica.
Anche se per diverse cose non sono stata per nulla costante con la lettura (e ne sono davvero super dispiaciuta) posso dire che ancora una volta questa casa editrice mi ha regalato la storia giusta al momento giusto.
Anche questa volta devo dedicare un breve elogio alla parte romance, che ho amato alla follia!
Ammetto che i primi capitoli mi avevano fatto immaginare il peggio per Edward ed Ambrosine (anche se ho la sensazione che il VERO peggio debba ancora arrivare), ma poi la situazione ha preso la sua strada.
Non voglio fare troppi spoiler per non rovinare la lettura a nessuno, ma posso solo dire che questo due personaggi mi hanno fatta impazzire.
Ho troppo bisogno di leggere ancora di loro due!
Infine, ancora una volta chiudiamo questo secondo volume con un colpo di scena che mi ha fatta cadere dalla sedia. (tra un po’ mi toccherà chiedere anche i danni morali)
Chiudere così dovrebbe essere illegale!
Dunque anche questa volta non ho avuto delusuoni, ho amato ogni pagina di questa storia e spero tantissimo di poter sapere al più presto come continuerà questa avventura nel Kosmos.
Io sono già a bordo!
Sonia Ravera (proprietario verificato) –
Sono passati un po’ di mesi da quando ho finito PFR ma, nonostante tutto, ogni tanto ci ripenso ancora.
Penso a quanto ho sclerato, urlato ma anche a quanto mi sono emozionata. Penso all’avventura spaziale che ho potuto vivere ancora una volta insieme ad Ambrosine ed Edward e a quanto vorrei ritornarci e immergermi in un nuovo volume. Penso a quanto mi sono arrabbiata trovandomi di nuovo davanti ad un finale illegale, peggio che nel primo volume.
Che però è un finale che ti lascia sì senza parole ma che, ti ritrovi, almeno in parte ad essere d’accordo con le scelte del protagonista, anche dall’altra parte pensi che siano sbagliate.