Quando si parla di editoria, la capacità di sintetizzare e presentare efficacemente un romanzo è fondamentale. Termini come “pitch” e “concept” sono diventati parte integrante del lessico editoriale, ma spesso vengono confusi, utilizzati come sinonimi o, addirittura, per indicare l’uno il significato dell’altro. In realtà, rappresentano due strumenti distinti, ciascuno con una funzione chiara e specifica.
Questo articolo esplora cosa sono, a cosa servono e come scriverli per valorizzare il tuo progetto editoriale. Mi raccomando, non sottovalutarli: questi due potenti strumenti possono fare la differenza fra un romanzo valutato e uno scartato a priori.
Cos’è il concept
Rappresenta l’idea alla base di un romanzo e ne descrive in modo sintetico il nucleo tematico. Non richiede dettagli narrativi e spiegazioni della trama, ma racconta in modo efficace l’originalità e potenzialità del progetto editoriale. Per facilitare la comprensione del termine, lo si può associare alla logline (generalmente utilizzata in ambito cinematografico, e ancor prima nautico), ovvero a una frase (o due) che descrive il libro, puntando sul suo contenuto emozionale.
Insomma: “Di cosa parla il tuo libro?”.
Lunghezza: 1-2 righe (intorno alle 25 parole massimo)
Da qualche tempo si inizia a parlare di high-concept book, ovvero romanzi che traggono la propria forza dall’efficacia e originalità dell’idea di base. Questi sono considerati i classici “libri che si vendono da soli”, ovvero storie con un’idea così forte (appunto, “high concept”) da stimolare subito l’entusiasmo e la curiosità di chi legge.
Esempi di concept
- Il Nome della Rosa ma scritto da H. P. Lovecraft, l’indagine di due cacciatrici di streghe chiamate a investigare su sparizioni misteriose e fitte nebbie.
- In una società distopica, i ragazzi combattono fino alla morte in un reality show./Una sedicenne si offre volontaria per prendere il posto della sorella in un reality show in cui solo uno dei ventiquattro bambini sopravviverà.
- Una ragazza si suicida e invia tredici cassette ai suoi compagni di classe, spiegando le sue “ragioni”.
- The Last of Us ma ambientato in Italia, un incubo di formazione che narra la fuga di una famiglia di Parma da un’apocalisse zombie.
Come scrivere un concept
Impara a conoscere davvero il tuo libro. Se non sei partito da un “high concept”, o se non l’hai ancora individuato, cosa frequente in caso di saghe fantasy, soprattutto epic o high, devi destrutturare il tuo romanzo e chiederti cosa lo renda diverso, unico. Il concept, infatti, puoi presentarlo anche puntando su un sistema magico intrigante e unico, su un worldbuilding spettacolare teatro di una storia ambigua, su un personaggio con caratteristiche particolari, sulla trattazione di una tematica spinosa, sul conflitto principale o la rivelazione finale.
Cos’è il pitch
Il termine indica una presentazione molto breve di un libro, della durata di 60/90 secondi massimo, generalmente fatta con lo scopo di convincere qualcuno (per lo più agenti letterari e/o editori) della validità della propria idea. È quindi la presentazione di un romanzo riassunta in circa un minuto. Il pitch, noto anche come elevator pitch, come avrete intuito, nasce come strumento orale, e non scritto, seppur oggi sia ampiamente utilizzato anche in questa forma.
Rappresenta, di fatto, una presentazione sintetica e persuasiva dell’opera e viene generalmente utilizzata per convincere un editore o un agente editoriale del valore del progetto.
Lunghezza: dipende dall’utilizzo e dalle richieste di case editrici/agenti. Se scritto, il nostro consiglio è di farlo stare dentro le 100 parole.
Si avvicina, per caratteristiche, a una quarta di copertina, a un approfondimento della trama, del concept stesso. L’obiettivo è raccontare l’opera e darne una suggestione forte in modo chiaro e completo, possibilmente presentandone anche punti di forza, target, ambientazione, ecc. Diversamente dalla sinossi non deve necessariamente raccontare il finale (dipende dal destinatario del pitch e dal concept) o mostrare con completezza l’intreccio, ma solo mostrarne in modo accattivante le qualità, gli snodi più interessanti, i personaggi e i diversi elementi della storia.
Come scrivere un pitch
Per racchiudere tutta la forza del romanzo, è necessario selezionare solo le informazioni più utili ed efficaci. Bisogna essere chiari, semplici, memorabili e incisivi.
Puoi strutturare il tuo pitch in questo modo:
- Hook: una frase breve e accattivante che cattura l’attenzione. (può tranquillamente essere il concept)
- Descrizione: una presentazione della storia sintetica, di una decina di righe, che ti permetta di sviscerarne gli elementi più forti, intriganti e suggestivi
- Valore: spiega perché è unico e rilevante, magari con riferimenti ad altre opere o al target.
Consigli pratici per pitch e concept di successo
- Leggi una vagonata di concept, pitch e blurp. Scopri cosa piace, come vengono vendute le storie più simili alle tue, cosa cercano le persone, quali sono i loro interessi, quali argomenti del tuo libro potrebbero interessare di più.
- Pensa molto bene alle persone a cui stai pitchando la storia. Sono editori di fantastico o agenti letterari di varia? Sono librai o lettori? Giovani o vecchi? Sfumature di target diverso potrebbero portarti a variare anche di molto i tuoi concept/pitch.
- Pensa a chi dovrà leggere questi strumenti. In base al pubblico, potresti valutare di cambiare la presentazione, per comunicare elementi del libro più adatti al target. “Megàlo – Olio e sangue”, ad esempio, potrebbe essere venduto diversamente, rispetto agli interessi del pubblico: romance VS storico, fantasy VS mecha.
- Rifletti sugli elementi del romanzo, sui personaggi della storia, sul conflitto principale, l’antagonista, il finale, i temi, i trope: ogni storia ha un concept, un drive che ti ha portato a scriverla.
- Sfrutta la forza dei what if, estremamente efficaci nel creare una suggestione con il pubblico (esempi: Come sarebbe la storia di Cenerentola se fosse una cyborg? Cosa accadrebbe se un visore per la realtà virtuale permettesse di virtualizzare l’anima? Come sarebbe l’antica Roma con i mecha?)
- Sfrutta prodotti di altri media di grande successo che possano dare una suggestione precisa e rapida della storia, oltre a stimolare interesse e curiosità nei fan. Tanto nei pitch quanto nei concept puoi sfruttare film, serie tv e altri libri che permettano di creare immagini forti e chiare e connessioni emotivi, oltre a stimolare target precisi (esempio: l’incontro fra Game of Thrones e Dune in un’epopea interstellare ricca di intrighi e faide familiari).
- Cerca di puntare a un prodotto “per le masse”, ovvero di dimostrare le capacità del tuo romanzo di rivolgersi a un pubblico ampio, e non di nicchia.
- Studia con grande attenzione le richieste dell’editore e dell’agente: potrebbero richiederti pitch di lunghezza molto diversa.
Cose da evitare quando li stai scrivendo
Infine, giusto per ricapitolare, ecco alcuni suggerimenti di cose che dovresti proprio evitare:
- Essere troppo generici
- Dare troppi dettagli: un rischio serio dei pitch è quello di confondere chi vi ascolta/legge, infilando troppi dettagli narrativi e sviluppi di trama.
- Non evidenziare le unicità del romanzo: destruttura il tuo libro per capire bene quali sono i suoi punti di forza e come poterli raccontare
- Non curarne la forma: ricorda che, soprattutto se scritti, i pitch saranno valutati anche per come sono scritti. Devono essere curati, belli da leggere e privi di errori.