Descrizione
Da quasi un anno, Edward Lannore e Ambrosine Lira sono separati, ma il Kosmos non è rimasto fermo ad aspettare che le cicatrici lasciate dalla loro unione si rimarginassero. L’Incarnazione Stellare di Vega è stata punita in modo esemplare, la reputazione della famiglia macchiata, forse per sempre. Ambrosine è rimasta sola, senza l’uomo che aveva giurato di proteggerla e senza il calore della sua stella. Alle sue spalle, amici e nemici complottano contro di lei, per usarla per il proprio tornaconto. Il Signore dei Buchi Neri è invece sparito, trasformandosi in una minaccia silenziosa che terrorizza le famiglie stellari. La Compagnia di Astrea e i Pilastri della Creazione sono sulle sue tracce, ma ad essersi perso è anche lui, costretto a seguire una via che sembra non appartenergli: quella dell’Era dei Buchi Neri. Il suo potere è cresciuto, il controllo sulle sue creazioni è diventato più solido e affidabile, ma fame e dubbi lo divorano.
Le stelle brillano ancora, ma forze diverse minacciano la loro luce. Anche quella di Vega. Qualcosa si muove dentro e fuori il Sistema Solare. Qualcosa di pericoloso, di sconosciuto. Il risveglio di timori passati e di una nuova grande guerra nel Kosmos ha portato alla formazione di insolite e meschine alleanze.
Nella vastità del Sistema Solare, luci e ombre si confondono, bene e male perdono di significato. Schiacciati da rimorsi, paure e responsabilità, Edward e Ambrosine devono di nuovo trovare il loro posto nell’Universo. C’è da capire soltanto se il posto sarà lo stesso.
Riccardo –
Libro stupendo dall’inizio fino alla fine che mescola ancor più intrighi planetari a relazioni sentimentali: i protagonisti Edward ed Ambrosine sono maturati così come la penna di Chiara Saccuta: un acquisto che mi ha lasciato molto soddisfatto e desideroso di continuare nella lettura di un prossimo volume.
Riccardo Gabriele
Giulia (proprietario verificato) –
Da dove posso cominciare?
Dopo aver finito questo libro mi sono sentita sconvolta, colpita, meravigliata e… adesso provo un senso di vuoto. Sì, perché già mi mancano tutti i personaggi, dai due complessi protagonisti fino al personaggio più secondario, perché tutti in questo libro hanno un ruolo e una storia. Ed è questo che mi fa amare ancora di più questo libro.
Post Fata resurgo è il seguito perfetto di Per aspera ad astra. Tutti gli elementi principali restano, ma qui sono quadruplicati: intrighi, rivelazioni, fazioni.
Mi sono ritrovata di nuovo nel mio amato spazio, il Kosmos, che mi è mancato per un anno (e adesso come farò ad aspettarne un altro per leggere il terzo?).
PFR è un libro che parla di scelte e delle loro conseguenze. Mette in discussione tutto, persino la fiducia tra i personaggi stessi, al punto da farti chiedere: “ma di chi ci si può fidare?”.
In questo secondo volume la scrittura di Chiara è maturata tantissimo. È riuscita a descrivere delle scene di battaglia meravigliose, al punto che sono riuscita a immaginarle come se fossero state un film.
Il worldbuilding è sempre affascinante: anche qui mi sono ritrovata a viaggiare nello spazio, sebbene il contesto sia stato molto ma molto più pericoloso del primo volume.
Sono rimasta colpita dal percorso di crescita dei protagonisti.
Ambrosine la vediamo molto più riflessiva, meno impulsiva, al punto che è forse l’unico personaggio a porsi davvero delle domande (insieme al dolcissimo Arisu). Il suo percorso è ancora lungo e prima o poi dovrà imparare anche a contare sull’aiuto degli altri.
Edward mi ha sorpresa in mille modi in questo libro. PFR parla proprio di lui, è un libro ricco di eventi (e traumi—), e ti cattura come un buco nero. Edward ha un percorso di inesorabile discesa, fino a un punto di non ritorno. E, quel che è peggio, è che vediamo questa discesa pagina dopo pagina senza che nessuno possa far nulla. Edward è sempre stato preso in giro da tutti ma adesso è il Padrone dei Buchi Neri. Dovrebbe incutere timore, eppure ricerca ancora il dialogo. Un dialogo che, però, non si può avere con il Kosmos, in uno spazio governato dal proprio tornaconto personale. Edward va letteralmente a sbattere contro questa verità, fino a rimanerne scottato.
Ho amato molti dei personaggi secondari, per un motivo o per un altro. Ivan con tutti i suoi segreti. Inari con la sua risolutezza. Arisu con la sua dolcezza e la sua intelligenza. Ambrosine con la sua vulnerabilità. Edward con i suoi tormenti. Raijin con la sua forza e la fiducia che ripone negli altri. Shawn e Leda, che hanno ancora tanto da dare. Anche Natalia, nella sua follia.
Ma il personaggio che mi ha dato qualcosa, più di tutti, è proprio Ambrosine.
“«Ambrosine, perché menti?»
«Perché è l’unico modo che ho per farmi coraggio: fingere di non avere paura.»”
La saga di “Per aspera ad astra” mi è rimasta nel cuore non solo per il worldbuilding (sono astrofila e amo l’arte), non solo per i suoi personaggi complessi e sfaccettati, ma soprattutto per i messaggi che, implicitamente, riesce a darmi.
Mi ricorda di credere sempre in me stessa, proprio come fa Ambrosine.
Insegna che non conta quello che gli altri dicono di te: sei tu a decidere come essere, proprio come Edward (o, almeno, l’Edward di PAAA).
Parla di vulnerabilità, di scelte, di conseguenze, di famiglia, del confine sottile tra bene e male.
Parla di ideali e fino a dove siamo disposti a spingerci per essi, a cosa siamo disposti a rinunciare.
E, in tutto questo, c’è la storia d’amore che non prende mai il sopravvento sulla trama. Ambrosine e Edward provano un’attrazione molto forte che viene amplificata dai loro poteri che si attraggono come calamite e si respingono pur di non farsi del male. Qui, però, c’è un bisogno d’amore che porta entrambi a superare tutto, persino i propri ideali, pur di restare insieme, pur di non rimanere più da soli.
Amo tanto questa storia. Non è perfetta, come nessun libro potrebbe mai esserlo, ma è meravigliosa per tutto quello che vuole raccontare.
Adesso devo capire come riprendermi da questo finale super cliffhanger. Non so come riuscirò ad aspettare il terzo volume.
Tutto quello che so è che continuerò a disegnare fanart: ci sono tante scene in PFR che meriterebbero un disegno!
Chiara, sei una stella luminosa nel cielo, proprio come tu mi hai scritto nei ringraziamenti. Non dimenticarlo mai e abbi sempre fiducia nella tua saga: è destinata a brillare, proprio come Vega.
Francesca Santagati –
Allora, allora io chiedo a gran voce subito il seguito! Troppo bello. Ho trovato sinceramente il libro superiore rispetto al primo. Io ho amato TUTTO e poi il FINALE. Grazie Chiara per creare dipendenza ahaahah
Elisa Gastoldi (proprietario verificato) –
Post fata resurgo riesce in un’impresa che a buona parte delle saghe risulta impossibile: con il secondo volume fa meglio del primo.
Se Per aspera ad astra aveva gettato le basi per una storia dal potenziale estremamente interessante e d’impatto, sia per trama che per personaggi, PFR trascina il lettore in un vortice di scelte, decisioni da prendere, lotte di potere, colpe e accuse che si rincorrono, legami che si spezzano e si consolidano, alleanze e contrasti portati al limite, ma senza mai eccedere a sfavore di credibilità e coerenza, senza mai nemmeno rischiare di rompere il patto col lettore.
Questa saga, e in particolare PFR, parla di così tante cose (e lo fa in maniera puntuale e profonda, senza divenire un calderone in cui ribolle di tutto): fiducia, prendersi le proprie responsabilità, affrontare le colpe dei genitori quando ricadono sui figli, accettarsi e accettare gli errori di chi amiamo, bisogno di appartenenza e di identità (in moltissime accezioni diverse), strenua volontà di proteggere chi amiamo (nelle sue conseguenze positive, ma anche e soprattutto quelle negative, fino all’essere accecati dal desiderio di vendetta), la relatività di ciò che è giusto o sbagliato…
C’è l’amore, certo, in mille sfaccettature diverse, e centrale è quello assoluto e per questo altrettanto disperato che condividono Edward e Ambrosine: non è solo “I let the world burn for you”, non è solo “tu mi appartieni”, è anche lotta interiore per trovare il proprio posto nel mondo, sperando strenuamente che quest’ultimo sia al fianco dell’altro, è scegliersi a prescindere dalle profonde divergenze di visione, mentre si cerca un modo per salvare l’altro, sempre… è non rinunciare a se stessi per l’altro, ma anche essere costretti a farlo, quando ci si sente spalle al muro, perché sì: siamo umani, e vogliamo fare la cosa giusta, vogliamo meritarci chi abbiamo accanto, ma la vera sfida è quando il resto del mondo (in questo caso del Kosmos) ti mette spalle al muro, e tu devi decidere chi vuoi essere per continuare a proteggere chi ami o per portare avanti i tuoi ideali.
Potrei stare qui a parlarvi di quanto sia stratosferico il mondo narrativo che ha creato l’autrice (e lo dico da lettrice che non stravede per le space opera), di quanto la trama e gli intrighi che la intessono siano coinvolgenti, mai banali, talvolta impensabili (io davvero non so più chi ha ragione o torto, sempre che questi siano concetti ancora validi, d’altronde non ci si fida più di nessuno)… Ma dal mio punto di vista continuano a essere i personaggi la forza trainante di questa storia, e la loro umanità, che emerge tremendamente bene grazie alla caratterizzazione minuziosa di ciascuno (non solo dei due Pov narranti di Edward e Ambrosine, ma di tutti, cosa affatto scontata!). L’arco di trasformazione dei due protagonisti è così vivido e credibile, così disperatamente inevitabile per certi versi, che è come se lo avessi vissuto sulla mia pelle.
Lo stile dell’autrice (già buono in PAAA) è migliorato tantissimo in questo secondo volume, la cui lettura scorre che è un piacere, con una notevole chiarezza descrittiva nelle scene d’azione (che non sono poche) e una attenzione al fraseggio interiore dei personaggi azzeccatissima (era una delle cose che qua e là mi erano mancate in PAAA, ma in PFR la piccola lacuna è stata totalmente colmata!). Praticamente zero infodump: il mondo narrativo arriva con le giuste pennellate, trainato dalla narrazione, favorendo l’immersione nella storia, senza sacrificare nulla del flusso informativo.
Sono certa che Chiara saprà fare ancora meglio nel terzo volume della saga, che a questo punto attendo con la frenesia di una supergigante pronta a esplodere!
Lucrezia Evandri (proprietario verificato) –
Questa è la prima volta che scrivo una recensione, e proverò ad essere sintetica e discorsiva nello stesso tempo perché questo libro mi ha lasciato senza parole!
“Post Fata Resurgo” il secondo volume della saga di Per Aspera ad Astra ha superato le mie aspettative e ha avuto un grande salto di qualità, ma riprendiamo da dove eravamo rimasti.
Dopo essere tornati nel Kosmos, scopriamo che è trascorso esattamente un anno da quando Edward ha scelto di lasciare Ambrosine e i suoi amici per proteggerli dal proprio potere, recandosi dai Saturnali per imparare a dominarlo. Tuttavia, la scelta di Edward ha lasciato profonde cicatrici. Dopo la punizione inflittale dai Pilastri della Creazione, Ambrosine non è più la ragazza sicura di sé di un tempo. In questo libro appare più cupa, insicura e vulnerabile, priva dell’uomo che ama e del calore e potere della sua amata stella, Vega. Ora, si ritrova completamente sola.
Nel frattempo, Edward si nasconde tra le lune di Saturno, ma è tormentato, incapace di trovare pace per ciò che ha fatto alla donna amata: ha rischiato di ucciderla, nonostante le avesse giurato protezione eterna. Il suo cuore è un tumulto di rimpianti, dolore e rabbia, emozioni oscure che avvolgono il suo potere e minacciano di farlo precipitare fuori controllo. Nonostante le loro ferite siano ancora aperte e sanguinanti, si troveranno ad affrontare una realtà ancor più oscura e inquietante. Nemici e amici stringono alleanze e tramano contro di loro, considerandoli sovversivi. Ma soprattutto, si scoprirà che il Kosmos è molto più corrotto di quanto sembri, intriso di intrighi, bugie e segreti che attendono solo di essere svelati.
PFR è stato un viaggio adrenalinico che non ti concede un attimo di respiro, poiché ogni capitolo si legge con voracità, trascinandoti sempre più in una trama avvincente. Il secondo libro rivela che buoni e cattivi, giusto e sbagliato, sono concetti sfumati; Esploriamo come le decisioni dei personaggi possano influenzare profondamente il corso della loro storia, portando a conseguenze impreviste. Inoltre, viene evidenziato quanto sia fragile e instabile la fiducia, tra tutti i nostri personaggi, portandoti a chiederti: “Di chi posso realmente fidarmi ?.”
Una cosa che mi è piaciuta del secondo libro è l’intreccio tra passato e presente. Osserviamo come le scelte della vecchia generazione abbiano ancora un impatto sul pensiero dei personaggi, rivelando il marcio che pervade le diverse famiglie. Queste sarebbero disposte a tutto pur di mantenere la loro reputazione, e molte verità vengono taciute, come se temessero che parlarne significherebbe confrontarsi con una realtà ben più complessa di quanto appaia.
Il libro ti fa affezionare a tutti i personaggi, siano essi principali o secondari. Ti trascinano nelle loro scelte, coinvolgendoti profondamente nelle loro storie. Come lettore o lettrice, non puoi fare a meno di rimanere affascinato dalle loro esperienze e dilemmi. Inoltre, i nostri protagonisti hanno subito un’evoluzione straordinaria. Ambrosine, che in passato era una ragazza impavida, controllata e sicura di sé, ora si mostra più incline a lasciarsi andare alle proprie emozioni e risulta più vulnerabile. Tuttavia, questa vulnerabilità è accompagnata da una maggiore riflessione, la vediamo che si pone delle domande sul passato del kosmos e vuole sapere se esiste un’altra via per salvarlo evitando “L’Era dei Buchi Neri”, e , nel corso della storia si rende anche conto che non si sente più della famiglia Lira anzi capisce di essere solo una merce di scambio quando i suoi zii hanno fatto una cosa a sua insaputa solo per ripulire il nome della famiglia che lei stessa ha macchiato solo perché è “La moglie del Signore dei Buchi Neri”, senza ricevere il calore di cui ha bisogno, nonostante la presenza di Ivan e Lelianna accanto a lei, anche se mi ha fatto un po’ arrabbiare il fatto che anche Lelianna non le avesse detto niente e che le ha detto che è suo dovere fare ciò che giusto per il nome della “famiglia” non chiedendole cosa veramente vuole sua cugina. Per quanto riguarda Edward la sua evoluzione è stata straordinaria, da ragazzo smarrito e perso, lo vediamo più sicuro, ha abbracciato la causa dei Nox credendo effettivamente che “l’Era dei Buchi Neri” possa salvare tutti. Egli cerca la strada della diplomazia, desiderando essere visto non come un mostro o un terrorista, ma mantenendo la fiducia nella possibilità di una risoluzione pacifica fino alla fine. Tuttavia, ogni sua speranza gli viene negata ancor prima di poter essere ascoltato, poiché nel Kosmos è considerato un mostro e deriso da tutti. La loro crudeltà lo spinge lungo un sentiero in continua discesa, fino a raggiungere un punto di non ritorno. Questa situazione lo costringerà a prendere una decisione devastante, le cui conseguenze si ripercuoteranno in modo irreparabile nel futuro.
Come ho già sottolineato in precedenza, PFR esplora come le scelte possano condurre a conseguenze specifiche, poiché non esistono categorie nette di bene o male.
Lo stile e la scrittura dell’autrice è scorrevole e coinvolgente, inoltre la storia romantica non va a interferire con la trama principale e il Worldbuilding è ben intrecciato ed equilibrato, Le scene d’azione sono descritte in modo dettagliato, e ogni personaggio ha la propria storia e il proprio punto di vista. Ognuno di loro è fondamentale per la trama e permette di comprendere i loro pensieri e le motivazioni che li spingono a compiere determinate scelte. Un libro che ne consiglio la lettura!
Lucia Lista –
Post Fata Resurgo, il secondo volume della saga space opera di Per Aspera Ad Astra, è atterrato su questo pianeta il mese scorso e da allora non ha smesso di mietere vittime (in più di un senso). A rimanere incantata dalla penna di Chiara Saccuta ci sono finita anche io e mai come mi capitava da anni ho centellinato capitolo dopo capitolo questo volume, che di pagine sicuramente non è carente. Volevo a tutti i costi rimanere in questo universo il più a lungo possibile e continuare a condividere gioie (poche) e dolori (molti) del cast di protagonisti, che rispetto al primo libro si è allargato parecchio. Nelle settimane a seguire mi sono interrogata sul perché questo libro romance avesse fatto breccia nel mio cuore oscuro ed esigente e quanto segue è quello che c’ho capito.
🚀 Il salto di qualità
Sentirete dire che questo libro non soffre della sindrome del secondo volume: mi troverete d’accordo. Ogni capitolo è ricco di avvenimenti e non c’è tempo né per il lettore né per i personaggi di tergiversare: su ogni navicella si nasconde una nuova minaccia e dietro ogni pianeta o costellazione una nuova figura di cui non potersi fidare. A rendere entusiasmante questa narrazione c’è la scrittura dell’autrice, notevolmente migliorata rispetto al primo volume: lo stile è più maturo e rimane meno sulla superficie. Man mano che i personaggi crescono abbiamo la possibilità di scavare più in profondità nella loro psiche grazie a numerosi espedienti narrativi messi sapientemente sulla pagina. E la ciliegina sulla torta? Come sono state gestite le scene d’azione: dettagliate, chiare, capaci di tenere in campo un numero di personaggi considerevole e di mantenere credibili e ben caratterizzati i vari stili di combattimento. Non vedo l’ora di avere tra le mani il terzo volume per godermene ancora!
🪐 Le scelte
Le scelte sono un tema trainante di questo secondo capitolo: all’inizio di PFR vediamo come i protagonisti devono convivere con le conseguenze del risvolto di trama del finale di PAAA. Ognuno di loro è chiamato a compiere delle scelte, a decidere da quale parte schierarsi e con chi stringere nuove o vecchie alleanze. Ma per scoprire cosa faranno vi mando alla lettura. Le scelte di cui voglio parlare non sono infatti quelle di Edward e Ambrosine, ma dell’autrice. Ciò che pone PFR su un altro livello è il coraggio che la scrittrice ha avuto di prendere determinate decisioni: nel Kosmos non esistono sconti per nessuno (bambini o anziani che siano) e la violenza può diventare insidiosa anche per i più puri di cuore. I cosiddetti personaggi grigi cominciano a tendere al nero, abbandonandosi a un potere che li costringe a divorare chi impugna le proprie armi contro di loro. Il conflitto al cui centro si trovano i nostri eroi non poteva che nascere da queste consapevolezze per essere coerente. Ed è questa coerenza che distacca PFR da molti altri libri che mettono in scena guerre e conflitti di larga scala.
❤🔥 La svolta
Questo libro ha segnato una svolta nella mia carriera di lettrice ed è andato a colmare un vuoto che fino ad adesso nessun fantasy romance era stato capace di occupare. Da questo momento in poi questa saga, e in particolare Post Fata Resurgo, saranno la base da cui partirò per determinare se un fantasy romance ha le carte in regola per essere un buon rappresentate della categoria. La bravura con cui l’autrice è stata capace di scrivere una storia ricca di profondità introspettiva e di livellarla con gli aspetti più dinamici di questo romanzo (la storia d’amore, il worldbuilding originale, l’azione, gli intrighi, le varie famiglie, i misteri ancora da svelare) deve essere di ispirazione per le altre penne, sia italiane che internazionali, che vogliono scrivere questo genere. Con la pubblicazione di questo volume il nostro universo letterario del fantastico ha visto nascere una nuova stella ed è giusto che anche lei venga riconosciuta e ammirata come merita.