Descrizione
I secolo a.C. Nella guerrafondaia repubblica di Roma, l’olio di pietra e le conoscenze tecnologiche donate dal dio Vulcano sono potere militare. Le lance della terra trivellano la crosta del mondo conosciuto e le raffinerie producono keros insozzando il cielo e inquinando il mare nostrum.
Il fumo nero dell’olio di pietra combusto è fitto e dolciastro, il rombo crescente delle pile a ipocausto un grido di libertà. Il grido di Mater Pandora, l’agile megàlo, automa antropomorfo di legno e metallo, della gladiatrice Crissa. L’amazzone di Capua è alla sua ventiduesima vittoria, ma gliene mancano ancora troppe per riscuotere la propria libertà, ancora troppe per credere di riuscire a non cadere prima.
I Saturnali, i festeggiamenti in cui l’ordine sociale è rovesciato, sono però vicini, e così il piano di fuga degli schiavi del ludo di Capua architettato dal maestro Enomao, Ciclope di Roma.
Crissa è però costretta, insieme al resto dei gladiatori, a partire per la battaglia di Metapontum. Qui si trova a combattere con il tribuno Glabro, prossimo a diventare comandante della legione Macedonica, e il suo megàlo Vis Veritatis, con il quale già si era scontrata nell’arena. Il loro immortale legame di appartenenza si salda tra vite reclamate, arti meccanici mozzati e conflitti di visioni. L’odio di Crissa per Roma è viscerale, il rispetto di Glabro per gli ideali della Repubblica assoluto. E, presto o tardi, saranno questi punti di vista a doversi scontrare, e allora sì sarà olio e sangue!
Non solo un fantasy storico, ma un’avventura violenta ed emozionante che richiede… olio e sangue!
Con “Megàlo. Olio e sangue” ti ritroverai nell’Antica Roma, ma non quella che ti aspetti! A partire da una ricerca storica dettagliata e attenta, l’autore ha dato vita a un mondo molto diverso, alla cui base c’è la domanda: “Come sarebbe stata Roma se il dio Vulcano avesse concesso agli uomini conoscenze tecnologiche avanzate, come la costruzione di macchinari alimentati a keros?”.
In questa Roma ucronica, abili soldati e gladiatori si sfidano a bordo dei loro megàlo, potenti automi di legno e metallo. Queste sfide, che bagnano il terreno di olio e sangue, non sono solo lotte per la sopravvivenza: combattere non significa solo cercare di salvare la propria vita, ma scegliere da che parte schierarsi e lottare per ciò in cui si crede. Seguire e difendere il progresso e gli ideali di Roma, o ribellarsi al suo giogo e cercare la libertà?
Nel sadico gioco del destino, vite agli antipodi si sfiorano, incrociano e si legano indissolubilmente. Ma, in un mondo così crudele, quanto a lungo può durare un simile legame? E fino a che punto si è disposti a rinunciare ai propri ideali in favore dei sentimenti?
Aurora –
Il libro che non ti aspetti, ma che colpisce fortissimo!
C’è tutto: un’accuratezza storica incredibile, una storia d’amore credibile, viva e ben sviluppata, tanti combattimenti e battaglie chiare e violente.
Non mi aspettavo nulla di simile, ma sono rimasta super sorpresa.
Bellissimo!
Mattia Manfredonia –
Robottoni al Colosseo. Quando la premessa è questa, si vedono due orrizzonti: la gloria o la catastrofe.
Ora, va bene che siamo al Ludo di Capua ma il concetto è lo stesso. E poi è un Romance? E già lì, mi chiedevo come sarebbe andata a finire.
Insomma, avevo aperto Megalo spinto dalla curiosità di scoprire cosa si fosse inventato l’autore e… e…
E c’è molto più di quello che pensavo. Scritto davvero in modo accattivante, con personaggi che sono molto più del ruolo che la struttura del genere richiederebbe. Non grigi, ma a tinte forti. Fortissime. Così contrastanti che non si può non amarli. Neri e sozzi come l’olio che brucia nella cisterna, sovraccarichi come le pile a Ipocausto a pieno regime.
La struttura Dieselpunk si innesta nella storia romana senza stridere, dando vita a un’Ucronia tetra dai temi ambientalisti.
Ma quindi, a chi va consigliato Megàlo? A chi ama il romance? Ovvio! È una storia di appartenenza, patti, attrazione e trasporto. Una storia di cuori che pulsano olio e sangue.
E se non interessa il romance? Allora c’è azione, politica, ingegno. S’impara perfino qualcosa alla fine. E poi c’ è una storia di sotterfugi e inganni, di impulsi e scontri. Sfogliare per credere!
Ilaria –
Mi sento un po’ ripetitiva, lo ammetto, ma questo libro è STUPENDO!
Una storia appassionante, con le giuste basi storiche e un’aggiunta di fantastico che le dà quel qualcosa in più. Una storia di Roma alternativa, due protagonisti che sono i due estremi di una stessa medaglia, un viaggio travolgente alla scoperta di loro stessi e di ciò che davvero vogliono da una vita che permette un numero di scelte molto limitate (e a volte nessuna scelta).
Una penna che incanta, capace di dare una voce netta, precisa e intensa a entrambi i personaggi. Capace di raccontare orrori senza scadere mai nello splatter.
E poi i temi, duri e a volte dolorosi, perfettamente intrecciati allo sviluppo della storia. Che mondo sarebbe stato se davvero Roma fosse stata quella immaginata dall’autore? Alla luce di ciò che sappiamo grazie alla storia, è stata davvero migliore? Un faro di civiltà? O forse…
E poi temi, anche incredibilmente attuali, legati all’ecologia e alla conservazione del pianeta; alla responsabilità che ognuno di noi ha quando chiude gli occhi e si volta dall’altra parte perché il prezzo del progresso e dell’agio sembra piccolo rispetto al risultato.
Se volete una storia di “robottoni” (non lo sono, eh, è che il paragone è il più semplice per dare un’idea di cosa vi attende) potete leggere e apprezzare anche solo tutta la parte meccanico-ingegneristica e le battaglie che si dipanano lungo la storia. Vi piacerà da matti, promesso.
Ma se volete una storia che metterà anche alla prova la vostra pazienza e vi farà venire dubbi su dubbi, che vi farà fremere, arrabbiare, sognare e inorgoglire…beh, questo libro lo AMERETE!
(P.S. io vorrei una Crissa nella mia vita 🥹 quanto l’ho amata!)
(P.P.S. Signori di Lumien, non sbagliate un colpo, giuro! Ma come fate? Siete un faro luminosissimo in un mare in tempesta, grazie ❤️)